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Guerrero. In Difesa del Rio San Pedro.

Posted by on enero 7, 2013

Radio Ñomndaa, La Palabra del Agua. Comunicato in Difesa del Rio San Pedro.

Al Popolo messicano

Al Congresso Nazionale Indigeno

Alle organizzazione sociali dal Basso e a Sinistra

Alla Otra Campaña

Alle persone oneste che lottano per una vita giusta

Ai mezzi di comunicazione comunitari, liberi, alternativi e popolari

Ai mezzi di informazione di massa onesti

Al malgoverno nei suoi tre livelli

Riuniti sulla sponda di Jndando’ts’om meglio conosciuto come la Poza del Mango del fiume San Pedro, durante l’ VIII anniversario di Radio Ñomndaa, La Palabra del Agua, abbiamo ascoltato un’altra storia di privazione subita dalle comunità Na Savi (Mixteche) y Nancue Ñomndaa (Amuzghe) che vivono nei municipi di Tlacoachistlahuaca e Xochistlahuaca, Guerrero, le quali hanno convissuto ancestralmente, rispettando la natura.

Gli abitanti di queste terre ci raccontano che: “tanti anni fa le colline coperte di alberi ci davano animali e piante da mangiare, legna per fare le nostre case, grandi fiumi e ruscelli scorrevano dovunque, c’era acqua da bere e animali per alimentare le nostre famiglie, nulla aveva un prezzo, ma con lo sviluppo capitalista e la ambizione dei potenti la situazione è cambiata, convertendo tutto ciò che è fonte di vita in mercanzia; così per esempio si è dato un costo elevato alla terra affinché un indigeno bisognoso la venda senza poterla più recuperare; si è dato un prezzo alla legna e all’acqua affinché si possano vendere e solo chi possiede il potere e i soldi possano comprarle.

Negli anni ’70, la forestale Vicente Guerrero, estrasse milioni di metri cubi di legna deforestando in questo modo tutta la regione della Montaña dei municipi di Xochistlahuaca e Tlacoachistlahuaca, negoziando la vendita della legna con i rappresentanti agrari e il commissario di una solo comunità: San Pedro Cuitlapa, e senza mai consultare gli altri popoli che vivevano in queste terre.

Attualmente il governatore dello Stato di Guerrero, Ángel Heladio Aguirre Rivero, come 40 anni fa, ha negoziato l’acqua del fiume San Pedro per portarla al municipio di Ometepec, senza il consenso delle altre comunità a cui appartengono i beni comunali, né dei differenti ejidos [ND proprietà comunali di uso collettivo, eredità della Rivoluzione Messicana] e comunità agrarie dei municipi di Tlacoachistlahuaca e Xochistlahuaca (dove passa il fiume), che sono comunità che si sono sempre sostentate con le risorse del fiume. Pretendono portarsi via gran quantità di acqua, introducendo tubi di più di 40 cm di diametro. Il tutto negoziato con il precedente Presidente di Tlacoachistlahuaca e con i rappresentanti della comunità San Pedro Cuitlapa in cambio di due furgoni, un ospedale e la promessa di creare un nuovo municipio tenendo San Pedro Cuitlapa come come capoluogo municipale.

Il governatore ha necessità di compiere le sue promesse elettorali ai caciques di Ometepec che lo hanno appoggiato e questi, a loro volta, necessitano dell’acqua per continuare a far affari; gli stessi che stanno vendendo le terre a lotti a Ometepec vogliono aumentare i loro guadagni, hanno reso l’acqua una mercanzia per accrescere le loro ricchezze, mentre a noi, i popoli originari che abitiamo sulle rive del fiume, pretendono cambiare la nostra forma di vivere.

Ascoltando le parole di denuncia degli abitanti, analizziamo che il sistema capitalista vive e si fortifica a costo di distruggere il territorio, la cultura e la dignità della gente che lavora; per facilitare la privatizzazione hanno inventato “la guerra contro il crimine organizzato”, che in fondo altro non è che un’altra guerra di sterminio sviluppata dallo stato contro la gente , soprattutto quella gente che si organizza per lottare e difendere i propri diritti, e che sta facendo migliaia di morti, sparizioni e prigionieri politici.

Abbiamo la riprova, una e un’altra volta, che i cambi di partiti e personaggi al potere non si sono tradotti in nessun miglioramento per il popolo lavoratore, ma sono state strategie per fortificarsi, infatti i governanti di turno (non importa di quale partito) sono solo dei funzionari del potere economico e non rappresentanti del popolo.

Detto questo esigiamo dal malgoverno federale che rispetti il territorio dei popoli originari, contadini e della gente povera che vive dei raccolti.

Dal governo di Ángel Heladio Aguirre Rivero dello stato di Guerrero, esigiamo la cancellazione immediata dei lavori che si stanno facendo per portare il fiume San Pedro a Ometepec, per il fatto di star violando i nostri diritti collettivi stabiliti in differenti convegni internazionali vigenti nel paese, come il Convenio 169 de la Organización Internacional del Trabajo (Convegno 169 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro), La Declaración de las Naciones Unidas Sobre los Derechos de los Pueblos Indígenas (la Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti dei Popoli Indigeni) e nello specifico per la flagrante violazione degli articoli 68 e 69 della Legge Numero 701 sul Riconoscimento, i Diritti e la Cultura dei Popoli e Comunità Indigene dello Stato di Guerrero.

Alle comunità, organizzazioni, collettivi e persone che lottano per una vita degna per tutti, chiediamo che siano attenti alla nostra lotta in difesa della Terra, dell’Acqua, dell’Aria, vale a dire del Territorio, e della vita stessa dei nostri popoli.

Suljaa’, Guerrero, México, Dicembre 2012.

Attentamente

Radio Ñomndaa, La Palabra del Agua.

 

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