Dal sito del Nodo Solidale
Lavoratrici del sesso marciano nella festa del lavoratore/della lavoratrice
Per il riconoscimento del lavoro sessuale come lavoro non salariato
I clienti non generano la tratta di persone
Di Jaime Montejo dell’Agencia di Notizie Indipendente Noti-Calle, Città del Messico, 1 maggio 2013. Alle 10:15 un gruppo di oltre 300 lavoratrici del sesso e trans di La Merced, Tlalpan Veracruz e dello stato del Messico, insieme ad attiviste della Brigata di Strada di Appoggio alla Donna “Elisa Martínez”, hanno sfilato verso lo zocalo della capitale per le strade di Circunvalación, San Pablo e 20 de noviembre, per esigere rispetto per la propria professione ed il riconoscimento dei diritti sul lavoro.
Le partecipanti hanno protestato contro la legge in materia di tratta di persone del deputato Manuel Granados Covarrubias, della VI legislatura del Distretto Federale, che trasforma tutte le lavoratrici del sesso in vittime o carnefici e i loro clienti in delinquenti.
Serata ballereccia per finanziare i progetti della PIRATA in Messico.
San Sebastian Bachajón. La notte del 24 aprile è stato ucciso Juan Vázquez Guzmán, 32 anni spesi nella difesa del suo territorio, nella selva centrale del Chiapas, e della sua popolazione. Cinque colpi di pistola a freddo, dopo che il suo omicida l’ha chiamato fuori mentre era in casa con la moglie e i due bambini. Juan è morto sul colpo sulla porta, mentre l’omicida é scappato a bordo di un furgone che lo aspettava poco lontano. Eliminando uno dei portavoce di questa comunitá resistente si è voluto mandare un messaggio chiaro a chi insieme a lui sta portando avanti una battaglia contro la privatizzazione del territorio, in solidarietà con le altre lotte antisistemiche in tutto il paese.
Il 27 aprile del 2010 una carovana umanitaria che portava alimenti, medicine ed acqua agli abitanti di San Juan Copala, fu circondata da un gruppo di paramilitari e attaccata con colpi di arma da fuoco. Il risultato fu la morte della difenditrice dei diritti umani messicana Bety Cariño e dell’osservatore di diritti umani finlandese Jyri Jaakkola. Diversi osservator@ e giornalist@ furono feriti, sequestrati temporalmente o fatti sparire. Il governo federale e quello di Oaxaca non intervennero sui luoghi dei fatti e si limitarono a portare via i cadaveri; da quel momento ogni crimine continua a restare impunito.
Hermann Bellinghausen. Inviato. San Cristóbal de las Casas, Chis., 23 aprile. La giunta di buon governo (JBG) degli Altos, con sede nel caracol zapatista di Oventic, ha denunciato le numerose aggressioni subite nell’ejido San Marcos Avilés (Chilón) dalle basi di appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), in particolare in questo anno. Gli aggressori sono identificati come appartenenti a PRI e PVEM.
AL POPOLO MESSICANO