Fonte: un articolo di Desinformemonos
La difesa autonoma dei territori e delle culture ancestrali contro le principali minacce (miniere, turismo, progetti idroelettrici, eolici, stradali, di gasdotti, tra gli altri mega-progetti), la costruzione e l’esercizio dell’autonomia e il suo rafforzamento interno, sono alcune delle preoccupazioni e sfide dei popoli, nazioni, tribù e quartieri indigeni del Messico, che compongono il Congresso Nazionale Indigeno (CNI), esempio di una rete che sarà “rilanciata” nella recentemente annunciata “Cattedra Juan Chavez Alonso”, che si terrà nel mese di agosto in San Cristobal de las Casas, Chiapas.
La CNI è stata convocata nel gennaio 1996 e costituita nell’ottobre dello stesso anno su iniziativa dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN). Nel corso di questi 17 anni, i popoli indigeni hanno affrontato varie offensive del governo, ma oggi, come si è detto nella comunità huichol di Bancos de San Hipólito, “come mai prima d’ora esiste un assalto integrale su più fronti contro di noi e il saccheggio dei territori da parte dei cacicchi, imprese e mal-governi è diventato più aggressivo nella guerra di sterminio che ha avuto inizio più di 500 anni fa. ”
Uno degli eventi che hanno segnato la vita del CNI fu il tradimento nel 2001, che il governo messicano fece agli Accordi di San Andrés, firmati con l’EZLN nel febbraio 1996, e che ha portato, come per gli zapatisti, all’esercizio della loro autonomia nei fatti. Questa pratica è stata, fino ad ora, l’unica via praticabile per resistere e affrontare la spoliazione e la repressione.
Un anno dopo la morte accidentale di Don Juan Chavez Alonso, purhépecha di Nurío, Michoacán, fondatore e leader morale del CNI, l’EZLN e vari popoli indigeni in tutto il paese, annunciano che “con la sua visione come orizzonte”, le organizzazioni indigene si riuniranno nel mese di agosto per “formare una piattaforma in cui i popoli originari del continente siano ascoltati da chiunque abbia l’orecchio attento e rispettoso per la loro parola, storia e lotta di resistenza.”
Aperto al pubblico e destinato a dare continuità al Primo Incontro dei Popoli Indigeni delle Americhe, tenutosi nell’ottobre 2007 a Vicam, Sonora, nel territorio della tribù Yaqui, la Cattedra Tata Juan Chavez Alonso, contempla anche “una chiamata più ampia “, il rilancio del CNI, per il quale ci sarà” un appello congiunto per i popoli del continente “.
Il primo evento della suddetta Cattedra sarà il 17 e 18 agosto 2013, ma si prevede che, dato il suo carattere itinerante, si realizzeranno altre sessioni in “diverse parti dell’America originaria, in tutto il continente, in accordo alla geografia e la tempistica che accorderanno chi la convoca e coloro che aderiscono secondo le proprie opportunità “.
Alla Cattedra parteciperanno organizzazioni indigene, rappresentanti e delegati dei villaggi, comunità e quartieri, che prenderanno la parola e racconteranno “con la propria voce le loro storie, dolori, speranze e soprattutto la loro lotta di resistenza.”
La tribù yaqui che lotta contro l’ Acquedotto Indipendenza con il quale si vuole togliere loro l’acqua; la gente Wixarica (Huichol in spagnolo) che difende la terra sacra Wirikuta e il resto del suo territorio contro le miniere; la comunità coca di Mezcala che non si arrende nella difesa della loro isola e del suo patrimonio culturale; l’Assemblea Popolare Juchiteca in resistenza contro i progetti eolici; il popolo nahnu di Atlapulco che continua a difendere il suo territorio contro un progetto stradale; questi sono alcuni degli organizzatori che sottoscrivono insieme al comando Generale dell’EZLN.