SAN PEDRO NHUMI, SAN JUAN NHUMI, TLAXIACO. Indigeni di etnia mixteca del villaggio di San Pedro Nhumì, hanno sequestrato per più di 13 ore, 31 poliziotti federali, 4 pattuglie e 10 ispettori della Commissione Generale delle Telecomunicazioni (Cofetel), in seguito ad un’azione ingiustificatamente violenta da parte della polizia che aveva smantellato il radiodiffusore comunitario che trasmetteva senza permesso della federazione delle telecomunicazioni.
Il sequestro fu provocato dalla violenta incursione attuata dai poliziotti e dai funzionari della Cofetel. Gli abitanti permisero l’irruzione della polizia nella piccola comunità, dove questi ultimi distrussero, senza dare spiegazione alcuna, le installazioni della radio comunitaria.
Dopo questa operazione il gruppo formato da poliziotti e funzionari cercò di lasciare il paese verso le 9 di mattina del martedì, però gli abitanti si organizzarono e bloccarono tutti gli accessi del paese, e comunicarono ai poliziotti ed ai funzionari che erano stati sequestrati per volontà del popolo.
Mariano José Sanjuàn, sindaco municipale, ha reso noto la violenza di questi elementi inviati dal Governo Federale: solamente hanno violato e distrutto la tranquillità degli abitanti, in quanto realizzarono l’incursione senza aver contattato le autorità locali, e inoltre senza mai mostrare un mandato per lo smantellamento della radio.
Più di 6 persone furono aggredite dagli agenti federali, tra le quali, Juana Chàvez Santiago, la quale era sul punto di essere investita dalla polizia mentre quest’ultima cercava di uscire dalla comunità; anche Regino Sosa Lòpez e Silvano Santiago Castro furono aggrediti e costretti a stendersi al suolo di fronte a tutta la comunità con le gambe aperte, come segno d’intimidazione nei confronti della comunità stessa.
Fu così che le persone si organizzarono per impedire il passaggio del convoglio, collocando pietre e tronchi e bloccando così tutte le uscite del paese.
Successivamente, le persone trattenute furono condotte all’auditorium municipale, dove gli abitanti li hanno trattenuti dalle 9:30 del martedì fino alla mezzanotte inoltrata del mercoledì; tempo necessario per concludere il tavolo di discussione tra le autorità locali e i detenuti e per accordarne la liberazione. Tra gli accordi stipulati tra i partecipanti c’è la riparazione, da parte delle forze dell’ordine, di tutti i danni provocati e la ricollocazione del radiodiffusore ed inoltre le forze dell’ordine accettarono di non ritornare mai più in questa comunità; l’ispettore, Francisco Javier Quezada Mata, prese l’impegno di legalizzare l’emittente al fine di evitare ulteriori scontri.
L’agente municipale, Pablo Sosa Martinéz, rese noto che almeno 800 abitanti della comunità di San Pedro Nhumì, appartenente al municipio di San Juan Nhumì, nel distretto di Tlaxiaco (Oaxaca), si sono uniti per detenere il convoglio degli elementi inviati dal governo federale, accusandoli anche di violazioni dei diritti umani.
Infine, intorno alle 00:30 di mercoledì, dopo che la situazione si distese, gli abitanti mixtechi liberarono la polizia ed i funzionari.