Traduzione di un articolo di SubVersiones
Oaxaca, 21 Agosto 2013. In una conferenza stampa nella città di Oaxaca, i familiari dei prigionieri Loxicha informano che il 19 agosto hanno ricevute delle chiamate del Centro Federale di Riadattamento Sociale (CEFERESO) No.13, situato a Mengoli di Morelos, Miahuatlán, Oaxaca, e gli hanno riferito che i loro familiari erano stati trasferiti nuovamente in questo centro di sterminio.
Con questa trasferimento si sommano 90 giorni di isolamento: i parenti affermano che i prigionieri continuano ad essere torturati fisicamente e psicologicamente e ritengono responsabili di questo a tre livelli di cattivo governo.
Dopo la conferenza stampa, familiari e amici si dirigono verso il CEFERSO No.13, con un’altra brigata di supporto con cui esigere la libertà immediata e il trasferimento dei detenuti in una prigione nella città di Oaxaca.
Al momento la quarta brigata di appoggio è in corso e si spera che alcuni dei familiari possano entrare e ottenere informazioni circa le condizioni in cui i prigionieri sono detenuti.
Di seguito la parola di familiari e amici dei prigionieri politici e di coscienza della regione Loxicha che si è diffuso a partire da questa mattina.
Per il popolo di Oaxaca, in Messico e nel mondo:
Come familiari dei Prigionieri Politici e di Coscienza della regione Loxicha, denunciamo quanto segue:
Il 19 agosto, ancora una volta, abbiamo ricevuto le telefonate provenienti dall’area di lavoro sociale del Centro Federale di Riadattamento No 13, di Mengoli di Morelos, Miahuatlán, Oaxaca, per comunicarci che i prigionieri Loxicha sono stati trasferiti nuovamente in questo Centro di Sterminio chiamato CEFERESO No 13.
Che cosa vuol dire?
Che segue la sistematica violazione dei loro diritti umani per essere stati spostati per la terza volta in un arco di 73 giorni senza preavviso.
Che sono destinati a iniziare altri 30 giorni di isolamento e confinamento, sommati ai 30 iniziali del loro primo soggiorno nel CEFERESO n ° 13, più altri 30 giorni che gli sono toccati nel CEFERESO No. 6 di Huimanguillo, Tabasco.
Che sono trasferiti di nuovo: a pochi giorni da che ci avevano autorizzato la visita ci costringono a riavviare il processo, senza che gli importi quello che abbiamo già fatto.
La visita delle nostre famiglie in questo CEFERESO No. 13, non sono di persona ma attraverso uno schermo e un telefono: la chiamano televisita. Ci impediscono il contatto fisico.
Sottolineiamo che la persona che ci ha chiamato, ci ha detto “non vogliamo scandali, non portate gli striscioni”.
Per queste ragioni, oggi abbiamo realizzato la 4 ° Brigata di accompagnamento ai familiari dei prigionieri Loxicha, al CEFERESO No. 13 di Mengoli de Morelos Miahuatlán, Oaxaca.
E continuiamo ad esigere::
Basta al maltrattamento fisico e psicologico dei nostri prigionieri Loxicha e rispetto di tutti i loro diritti umani.
L’immediato trasferimento in una prigione statale che si trova nella città di Oaxaca, perché non sono criminali, né tanto meno terroristi.
Basta con l’isolamento ai nostri prigionieri Loxicha.
La libertà immediata e senza condizioni! YA
Facciamo responsabili i tre livelli del mal-governo per gli abusi e le torture a cui i detenuti Loxicha continuano ad essere soggetti.
Familiari dei Prigionieri Politici e di Coscienza della Regione Loxicha.
Mercoledì 21 Agosto 2013, Oaxaca.