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Sul compagno Kuy

Posted by on aprile 15, 2013

Conferenza Stampa del 14 marzo 2013

1. – Già da una settimana prima dell’ 1 dicembre 2012, il governo federale ordinò alla polizia federale la istallazione di alte reti metalliche nelle varie strade attorno la Camara dei Diputati di San Lázaro, impedendo il libero transito alla persone che vivevano in zone vicino al suddetto recinto e così creando un’aria di tensione tra i cittadini.

2. – Vista la presa del potere (illegittima) di Enrique Peña Nieto, come Presidente Costituzionale, ci furono diverse proteste cittadine, contro le quali gli elementi della polizia federale utilizzarono proiettili di gomma, gas lacrimogeni ed idranti, col fine di dissolvere le manifestazioni di protesta, ferendo un numero indeterminato di persone che manifestavano pacificamente o che semplicemente passavano per le strade dove erano state poste le alte reti metalliche.

3. – Juan Francisco Kuykendall Leal, quel primo di dicembre 2012, verso le 9:20 del mattino, camminava sull’avenida Eduardo Molina e si stava dirigendo verso il concentramento di una delle manifestazioni pacifiche contro la presa del potere da parte di Enrique Peña Nieto, che si trovava a circa 500 metri di distanza.

4 – Mentre si dirigeva verso il concentramento, all’altezza della statua di Miguel Ramos Arizpe, i poliziotti federali che si trovavano dietro le reti, cominciarono a sparare gas lacrimogeni e proiettili di gomma a chi passava di lì; tra questi c’era Juan Francisco Kuykendall Leal ed un altro compagno.

5 – Fu colpito da uno di questi proiettili che gli provocò una grave ferita alla testa e rimase al suolo incosciente e sanguinante, con una parte della massa encefalica aperta a causa dell’impatto.

6.- Da quando sono successi questi fatti Kuy è stato presso la Croce Rossa, nell’ospedale Siglo XXI, nella Magdalena de las Salinas ed altre cliniche, ricevendo operazioni chirurgiche al cranio e diversi trattamenti per recuperare il suo grave stato di salute; fino ad ora è rimasto incosciente e il suo stato di salute è ancora grave, con danni neurologici, con tubi che gli permettono di alimentarsi ed in condizioni molto complicate, visto che non può svolgere nessuna delle sue funzioni fisiche, nemmeno le più basiche.

7. – Nonostante ciò, la dottoressa Maura Loyola García dell’Ospedale Siglo XXI, insistette e fece presioni ad Eva Palma, la compagna di Juan Francisco, per portarselo a casa, senza tener conto del fatto che lei non possiede i mezzi necessari e adeguati per le cure mediche.

8. – Nell’Unione Europea ed in altri paesi si è proibito l’uso di proiettili di gomma per disperdere i manifestanti, perché si tratta di ARMI MORTALI (secondo ricerche che si son fatte) quando impattano la parte superiore del corpo, come nel caso di Juan Francisco.

9. – Per la situazione appena citata, abbiamo presentato alla Procura Generale della Repubblica, una denuncia sugli abusi dei seguenti servitori pubblici: Miguel Angel Osorio Chong, Segretario di Governo; Manuel Mondragón e Kalb, Commissario Nazionale di Sicurezza; contro i poliziotti federali che sono responsabili di aver sparato a Juan Francisco e che gli anno provocato la grave lesione al cranio. Sollecitando che si realizzino tutte le ricerche necessarie e si apra un’inchiesta nei confronti dei funzionari pubblici menzionati, che siano consegnati davanti al giudice penale federale e siano castigati per quello che hanno fatto.

Marzo 14, 2013.
Bárbara Zamora
Eva Palma

 Traduzione Nomads

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