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[Mexico] Viaggio tra le radio comunitarie di Guerrero

Posted by on luglio 5, 2012
Giovedì, 5 Luglio, 2012

Sulla Red de Radios y Medios Libres de Guerrero
Vi scrivo un breve report e butto giù qualche impressione personale sul viaggio fatto per le radio comunitarie di Guerrero, tra Maggio e Giugno 2012.
    La prima radio che ho visitato è stata Radio Voces Nuestras della Scuola Normal Rurale di Ayotzinapa. Questa radio è tra le più giovani, in quanto è nata questo Febbraio 2012; l’impulso definitivo alla sua nascita è stata l’uccisione di Alexis e Jorge, il 12 dicembre 2011, durante una protesta. A gestire la radio un Comitato di studenti, che permettono trasmissioni dalle 7.00 del mattino fino alle 22.00. Hanno un attrezzatura minima ma quanto basta per poter trasmettere nel vicino municipio di Tixtla e qualche comunità nelle vicinanze. Tra le cose da dire c’ è che la Scuola di Ayotzi ha una lunga tradizione di resistenza, sicuramente inquadrabile nel socialismo latino di ascendenza marxista-leninista, che sicuramente condiziona la postura degli studenti e della radio. Ma vale sicuramente la pena di pensare eventuali taller sulla questione informativa e tecnica.
    La seconda è stata la Radio Palabras Verdaderas, Uan Milauk Tlajtolli in lingua tlapaneca, che nasce anch’essa all’interno di struttura scolastiche, in questo caso una Scuola Preparatoria. Uno dei fondatori, che è stato tra i miei referenti, è il maestro Hugo, insegnante di discipline umanistiche, che tiene viva questa radio con la partecipazione di un paio di ex-studenti, alcuni alunni della scuola, individui e diverse associazioni civili della città. É attiva dal 20 Novembre 2007 e trasmette in tutto il municipio di Chilapa e molte comunità dei dintorni; ci sono diversi programmi che girano attorno 4 temi principali: politico, educativo, salute, terra e libertà. Le trasmissioni ci sono dalle 7.30 alle 22.00, anche in periodo di vacanze.
     A Tlapa (mia casa base) si trova invece Vaza Radio, una esperienza quantomeno bizzarra. Si ubica nella parte alta della città, in Loma Bonita, una delle colonie che si espandono in altezza per le vallate circostanti. È gestita da una famiglia, precisamente padre, fratello e figlioletto di 9 anni e si trova in una casa privata. È una radio rocker, così si definiscono, e nasce dall’iniziativa di alcune persone di un collettivo locale che spingeva questo genere, organizzando eventi e soprattutto attraverso una trasmissione nella radio ufficiale della città, Voz della Montagna; ma quando la censura del direttore della radio ha cominciato a pressionare il gruppo di amici, molti si sono tirati fuori definitivamente, mentre altri hanno lanciato Vaza Radio. La radio è chiaramente pirata e per difficoltà logistiche e di sicurezza a trasmettere sono solo i suddetti 3 e quindi la radio manca di programmazione, contenuti e approfondimenti; ma va detto che sicuramente offre una ampia e democratica programmazione musicale, anche non-commerciale.
PS. a questa radio ho lasciato un telefono che può fungere da registratore, che mi aveva donato Raccatta RAE, un’associazione bolognese che recupera tecnologie rotte o obsolete. In realtà non è stata una grande donazione, visto che lo stesso giorno abbiamo scoperto che non registrava più di un minuto, ma a qualcosina serve: foto, video e mini-recording…al massimo lo rivendono.
     Radio Nomndaa è la prima delle radio che ho visitato in un secondo shoot del viaggio, nella regione Costa Chica, a sud di Acapulco: una terra splendida che esplode di verde, montagne, fiumi, spiagge desolate e una varietà di flora e fauna impressionante. La radio si trova a Xochistlahuaca, municipio amuzgo nell’estremo sud dello stato, a poche decine di Km da Oaxaca. La gente di questo posto si è sollevata nel 2001 contro il caciquismo locale e dal Novembre 2002 si è dichiarato municipio autonomo ed è gestito dal FCIX (Fronte Civico Indigeno Xochis), mentre il “governo ufficiale” e riconosciuto del PRI si trova nella casa privata dei Rocha, una delle famiglie più potenti della zona. Come conseguenza di questi fatti nasce nel 2004 Radio Nomndaa, una magnifica esperienza comunitaria, dove la maggior parte delle trasmissioni sono in lingua nativa, l’amuzgo, e di conseguenza si può intendere che assolve un’enorme importanza a livello locale: da voce ad un popolo che altrimenti sarebbe muto ed inascoltato. Nel 2008 un operativo poliziale ha tentato di smantellare le strutture della radio, ma in quest’occasione ci fu una spontanea reazione e resistenza popolare, soprattutto da parte delle donne (sono loro quelle che maggiormente ascoltano la radio), che ha impedito il sequestro delle attrezzature (anche se CPU e trasmissore sono stati danneggiati) ed il normale proseguimento delle trasmissioni.
PS. Penso che sia una delle radio meglio gestite che ho conosciuto e vale sicuramente la pena accompagnare questa esperienza a cui possiamo insegnare ed offrire competenze ma da cui abbiamo sicuramente mille cose da imparare.
     La quinta radio visitata è stata Radio Unisur, che nasce nell’ominima Università de los Pueblos del Sur di Cuajinicuilapa. Nasce nell’Ottobre 2010, nell’ambito del terzo anniversario della scuola. Le attrezzature e l’antenna sono arrivati da alcuni collettivi del DF che hanno reso possibile le trasmissioni. Purtroppo essendo periodo di vacanze, non ho incontrato molta gente e sopratutto mancavano i 3 ragazzi che sono l’anima di questa radio. I miei contatti sono stati quindi con un paio di collaboratori/locutori e con il Coordinatore dell’unità accademica, tale Ing.Bulmaro, che porta avanti le rivendicazioni del pueblo afro-mestizo della Costa Chica. Parlando mi dice che tale etnia è sempre stata esclusa a livello giuridico e di riconoscimento legale: né considerata come indigena (con quei pochi diritti che hanno), né messicana, insomma in un limbo. Fino a qui ci siamo; il problema che l’Ing. Bulmaro lo fa dai posti della politica ufficiale della Stato, è diputato statale da 2 mandati e quest’anno ci riprova. Quindi mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca e la delusione di trovarmi sì in una radio comunitaria ma con dei vizi di forma…per esempio i giorni che sono stato, si è dato spazio alla campagna elettorale, permettendo ai candidati municipali dei 4 partiti in corsa per le elezioni municipali, di presentare le proprie proposte alla radio. Inoltra passano spot commerciali e questo l’hanno giustificato con il fatto che alla radio ed alla scuola mancano soldi per poter andare avanti.
Le ultime tre radio delle 8 che integrano la Red de Radio y Medios Libres de G.ro , sono quelle della Polizia Comunitaria, a San Luis Acatlan, Espino Blanco, Chilixtlahuaca, nella regione della montagna alta. Io ho visitato le prime 2 che si trovano entrambe all’interno di 2 delle 3 Case di Giustizia della Crac mentre l’altra radio era quasi irraggiungibile a causa delle forti piogge.
     A San Luis Acatlan mi sono fermato 4 giorni e ho avuto modo di capire più o meno come funziona l’organizzazione della polizia comunitaria; ma non mi andava di approfondire molto il tema e mi sono concentrato maggiormente sulla radio. Questa era fuori uso da almeno un mese ed i giorni che sono stato lì, c’era Juan, un compagno di Puebla che sta appoggiando le varie radio di Guerrero e che costruisce antenne, trasmissori e quant’altro tra la Sierra Miteca de Oaxaca e Guerrero. Nella radio partecipano diversi ragazzi della città, giovani che hanno trovato un’alternativa alla noia ed una maniera per contribuire concretamente al miglioramento della comunità. Trasmettono anche diverse donne che fanno programmazione sulla salute e tematiche di genere ed inoltre la radio serve da detonante alle tante denunce che arrivano alla Casa di Giustizia, cosi come per la comunicazione tra persone lontane (la radio Voz de la Costa Chica trasmette anche in streaming e tanti si collegano dagli stati del nord e dagli Stati Uniti). Il coordinatore della Radio è il maestro Delfino, nipote di Genaro Rojas Vazquez. Gli ho fatto un’intervista e cenando, mi ha raccontato diversi aneddoti sul famigerato zio. Alla radio ho lasciato i 1100 pesos che mi restavano della cassa Nomads per appoggiare le spese di riparazione di antenna e trasmissore che si stavano sostenendo mentre ero lì presente. L’ ultimo giorno che ero li, il 27 Giugno, la radio è tornata finalmente in funzione.
    Infine Radio Voz de los Pueblos, che si trova in un curvone della strada che collega Tlapa a San Luis Acatlan, di fianco la Casa di Giustizia della Crac. Mi ci sono fermato qualche ora perchè non c’erano le condizioni migliori, né il tempo per fermarmi di più.
Si trova nella parte più alta della montagna, in cima, nel mezzo della nebbia (paesaggio impressionante) ed è per questo motivo che, pur avendo un trasmissore di soli 120watt, riescono a raggiungere municipi lontanissimi e informare comunità isolate e marginate rispetto la circolazione dell’informazione. Sono solo 5 a gestire questa radio, anche se va detto che è uno quello che coordina e ha la maggior responsabilità, Adelaido.
Questa è la radio che, a mio parere, ha maggiori problemi. Innanzitutto di comunicazione, perchè non hanno telefoni, né connessione internet ed i 2 PC sono pieni di virus e non è possibile nemmeno usare memorie USB. Poi manca un registratore e questo gli pesa, visto che spesso vanno nelle comunità ma non hanno modo di riportare e registrare le testimonianze e denuncie della gente. Sarebbero sicuramente utili talleres di formazione sull’editing e sul modo di dare informazione, cercando di coinvolgere più persone possibili.

 

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