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[Mexico] Dichiarazione del neonato Consiglio delle Organizzazioni di Oaxaca Autonome

Posted by on aprile 23, 2012

dal sito del Nodo Solidale

CONSIGLIO DELLE ORGANIZZAZIONI AUTONOME DI OXACA – COA

PER LA COSTRUZIONE DI UNA FORZA AMPIA E PLURALE PER UN CAMBIAMENTO PROFONDO NELLA VITA SOCIALE E POLITICA DEL POPOLO DI OAXACA

DICHIARAZIONE POLITICA

A più di un quarto di secolo di politica neoliberale, i governi del messico, facendo alleanze con le grandi imprese nazionali, straniere e multinazionali, hanno reso possibile l’accumulazione di milioni di dollari in mano di pochi mentre milioni di messicani vivono nella miseria

Per sostenere questo progetto inumano, questi governi e queste imprese hanno promosso una serie di misure devastatrici che hanno avuto come risultato la perdita di lavoro, salari miseri e lavoro in nero, la perdita dei diritto sociali, la distruzione deliberata dei sindacati e l’abolizione dei diritti collettivi dei lavoratori, la migrazione di milioni di messicani, la ditruzione della campagna messicana, il saccheggio delle risorse naturali e la conseguente distruzione totale dell’ambiente.

Inoltre questo regime si distingue per la corruzione, l’impunità, la violenza instituzionalizzata e dove il crimine organizzato e coloro che dicono di perseguirlo si confondono in una guerra che ha fatto più di cinquantamila morti e desaparecidos e giustifica la militarizzazione totale del Paese producendo intenzionalemnte una psicosi di paura e insicurezza nella società messicana.

Costruito questo scenario, lo stato neoliberale pensa che sia giunto il momento proprizio per rafforzare la ‘legge di sicurezza nazionale’ che di fatto annulla le garanzie costituzionali e criminalizza preventivamente qualsiasi protesta sociale che potrebbe sorgere.

Lo scenario statale è il risultato del progetto neoliberista sul suolo oaxaqueno. Ora il 20% del territorio statale è stato consegnato alle imprese minerarie. Per mezzo del programma PROCEDE si strappano le poche terre rimaste ai contadini per poi consegnarle alle multinazionali che stanno implementando i mega-progetti come il Parco Eolico nell’Istmo di Tehuantepec o la diga idroelettrica ‘Passo della regina’ nella costa. Allo stesso tempo aumenta in molte regioni il furto esplicito delle acque fluviali, delle sorgenti e dei ruscelli da parte delle imprese private; aumenta l’abbattimentro illegale di migliaia di ettari di boschi e la diffusione di mais transgenico nel nostro stato, aprendo le porte alle multinazionali della biopirateria.

La tendenza privatizzatrice propiziata dai governi fa piazza pulita degli ultmi benefici dei sistemi pubblici di salute e di educazione che ci rimanevano, rendendo sempre più difficile l’accesso alla salute e all’educazione alla maggioranza della popolazione povera.

Coloro che risentono maggiormente delle politiche neoliberiste sono i popoli Indigeni. Non è mai rispettato il nostro diritto alla consultazione preventiva e informata sui megaprogetti, nonostante sono nostri i territori che si privatizzano e si sfruttano, nostro è il mais che sta in pericolo d’estinzione per la diffusione del mais transgenico, nostra è la terra che si contamina e si distrugge. Mentre i governi si ammantano del loro gran rispetto per le culture indigene, in realtà stanno dstruggendo la nostra vita comunitaria in tutti i suoi ambiti violando così tutte le convenzioni internazionali sui diritti dei popoli originari.

Anche l’attuale governo definito “del cambiamento” in Oaxaca si adorna con simbologie indigene però rispetto ai diritti indigeni non va molto più in là di affermazioni paternalistiche e folcloristiche, mentre i suoi funzionari di partito erodono costantemente gli usi e costumi e l’autonomia assembleare delle nostre comunità. Anche questo governo di Gabino elogia le politiche e i progetti neoliberisti come cammino per un supposto ‘progresso’, il che conferma che dell’alternanza politica che si è data a Oaxaca si beneficia ancora una volta solo il settore delle imprese e i gruppi di potere.

Attraverso l’elezione di questo nuovo gabinetto il popolo di Oaxaca ha ottenuto che una mafia criminale abandonasse il governo; per questo il governo di Gabino ha l’opportunità – e la responsabilità – storica di promuovere un cambiamento profondo nella società oaxaquena. Tuttavia, nel tempo trascorso con questa nuova amministrazione, gli avanzamenti sono stati minimi e insufficienti.

Esempio di questo è l’assoluta impunità in cui sono rimasti i crimini di ‘lesa umanità’ e il gran furto di fondi pubblici dello Stato da parte di funzionari del regime precedente, cui principale resonsabile è l’ex governatore Ulises Ruiz Ortiz.

Allo stesso tempo prosegue intatta la struttura illegale e paramilitare dei gruppi di potere di Ortiz e la cosiddetta sicurezza pubblica dello Stato resta in mano di funzionari degli ex governatori priisti degli ultimi sessenni. Inoltre è noto il riciclaggio di un gran numero di funzionari PRIisti nelle file dell’attuale governo di coalizione.

Peggiore di questo è l’autoritarismo che persiste negli apparati di polizia, di sicurezza pubblica e della giustizia di Oaxaca, come con i governi precedenti, e la persecuzione e la repressione che continua contro i lottatori sociali e i difensori dei diritti umani.

L’esperienza di Oaxaca dimostra ancora una volta che le lotte delle organizzazioni sociali devono andare più in là della politica dell’alternanza di governo e dell’incorporazione di alcuni rappresentanti al potere formale, ancor più quando questo è composto da partiti politici che hanno perso ogni credibilità.

Siamo convinti che il cambiamento profondo di cui ha bisogno il popolo oppresso non viene dai governi ma dal basso, dalla forza stessa dei movimenti sociali.

È per questo che noi, organizzazioni indigene, contadine e popolari con un lungo percorso nelle lotte oaxaquegne

abbiamo convenuto:

  • costituire una ampia alleanza di lotte sociali per rafforzare il movimento popolare oaxaquegno e promuovere un cambiamento profondo nella società.

  • Promuovere insieme i seguenti obiettivi della nostra lotta:

Sul piano politico lottiamo

Per la fine dell’impunità dei crimini del regime di Ulises Ruiz contro il popolo oaxaqueno; Misure efficaci per punire i colpevoli e per il chiarimento di tutti le appropriazioni indebite commesse.

Per il rispetto inviolabile dei diritti umani consacrati nella Costituzione Messicana e negli accordi internazionali.

Contro l’autoritarismo e le strutture repressive che continuano a dominare gli apparati di polizia, di sicurezza pubblica e della Procura di Giustizia dello Stato.

Contro la persecuzione persistente contro gli attivisti delle lotte sociali e i difensori dei diritti umani nel nostro stato e nel nostro Paese.

Per la libertà di tutti i prigionieri politici.

Per la cancellazione degli ordini di cattura fabbricati contro gli attivisti politici da parte del regime precedente e di quello presente.

Contro la criminalizzazione della protesta scociale.

Contro la militarizzazione e ‘paramilitarizzazione’ del Paese e dello Stato.

Sul piano economico lottiamo

Per bloccare le politiche neoliberiste.

Per il recupero sostenibile della via produttiva contadina e della sovranità alimentare.

Per l’implementazione di un programma integrale e sostenibile per la campagna oaxaquegna.

Contro la diffusione del mais transgenico.

Per una risposta immediata ed efficace alle richiestee contadine e popolari.

Per le questioni riguardanti i popoli indigeni lottiamo

Per il rispetto inviolabile degli accordi nazionali e internazionali sui diritti dei popoli indigeni, inclusi gli Accordi di San Andres Larrainzar.

Per la difesa degli usi e dei costumi e dell’autonomia dei Popoli Indigeni.

Per la difesa della proprietà collettiva e sociale del territorio.

Per il rispetto inviolabile delle assemblee delle ‘comunalità’ e degli ‘ejidos’ (terre collettive, ndt)

Per il rafforzamento della cultura politica assembleare del popolo oaxaquegno

Per la difesa dei nostri territori e per la resistenza contro i ‘megaprogetti’

Contro il saccheggio delle risorse naturali

Contro la biopirateria e l’inquinamento dell’ambiente nei nostri territori

Per l’esaudimento delle richieste dei nostri popoli

Sul piano dell’equità di genere lottiamo

Per la fine del femminicidio e per il chiarimento dei vari crimini contro le donne

Per il rispetto irrevocabile degli accordi nazionali e internazionali circa i diritti delle donne

Per il rafforzamento della partecipazione donna oaxaquegna in tutti gli ambiti della vita politica e sociale

Contro la visione paternalista dei programmi sociali diretti alle donne

Per una risspota efficace alle richieste delle donne nelle comunità e nelle organizzazione indigene, contadine e popolari

Facciamo appello a tutte le organizzazini e comunitâ oaxaquegne affinchè assumano la responsabilità sociale di lottare uniti per la trsformazione profonda che necessita il nostro Stato e il nostro Paese.

Oaxaca, 21 Febbraio 2012

Il Consiglio di Organizazzioni di Oaxaca Autonome (CoA):

COCEI (COALICIÓN OBRERA CAMPESINA ESTUDIANTIL DEL ISTMO), CODECI (COMITÉ DE DEFENSA CIUDADANA), CODEDI – XANICA (COMITÉ POR LA DEFENSA DE LOS DERECHOS INDÍGENAS), CODEP (CONSEJO DE DEFENSA DE LOS DERECHOS DEL PUEBLO), FIZ (FRENTE INDÍGENA ZAPOTECA), MAIZ (MOVIMIENTO AGRARIO INDÍGENA ZAPATISTA), OIDHO (ORGANIZACIONES INDIAS POR LOS DERECHOS HUMANOS EN OAXACA), OPI (ORGANIZACIÓN DE PUEBLOS INDÍGENAS DE LA ZONA MIXE BAJA), UCIZONI (UNIÓN DE COMUNIDADES INDÍGENAS DE LA ZONA NORTE DEL ISTMO), UNTA (UNIÓN NACIONAL DE TRABAJADORES AGRICOLAS).

 
CODEDI – XANICA annuncia azioni per la giustizia, la libertà e l’autonomia

Manifestazioni a Huatulco, San Pedro Pochutla e nella città di Oaxaca

Ai popoli in generale,
alle organizzazioni sociali, nazionali e internazionali
ai mezzi di comunicazione

Ancora una volta noi, membri dell’organizazzione CODEDI (Comitato di Difesa dei Diritti Indigeni), il giorno 20 febbraio 2012 partiremo dalla nostra comunità. Uomini, donne, anziani e bambini di Santiago Xanica, San Felipe Lachillo, Santa María Coixtepec, San Antonio Ozolotepec, Buena Vista Loxicha, Tierra Blanca Loxicha, Las Cuevas Santo Domingo.

Realizzeremo le seguenti attività: 9.00 della mattina del giorno 20 febbraio di questo anno sit-in politico di fronte al tribunale del carcere di Santa Maria Huatulco; ore 12.00 dello stesso giorno sit-in di fronte al tribunale di San Pedro Pochutla e al carcere regionale di San Pedro Pochutla; ore 20.00 presidio al centro del distretto di Miahuatlan; il giorno 21 nella mattinata partiremo marciando, insieme a diverse organizzazioni alleate, dal Monumento alla Madre e poi ci fermeremo in presidio permanente per un tempo indefinito.

Questa mobilitazione è per reclamare giustizia per i compagni e le compagne ‘desaparecidos’, arrestati e torturati durante il conflitto del 2006; esigiamo una punizione per il colpevoli, il carcere per Ulisses e Jorge Franco Vargas. Denunciamo anche la presenza di vari corpi paramilitari nei nostri villaggi che violano i nostri diritti civili e politici; questo è il cambio che questo governo ha promesso al popolo (la militarizzazione!); denunciamo inoltre la complicità del governo di Gabino Cue con le imprese multinazionali che impongono a a ogni costo i ‘megaprogetti’ senza preoccuparsi che al loro passaggio causano danni irreversibili alla natura e alla salute come ne sono esempio il caso delle miniere a San Josè del Progesso, la super-strada che collega Oaxaca alla costa e la diga “Passo della Regina”, solo per menzionarne alcuni.

Per questo esigiamo dal governo:

La fine della militarizzazione dei nostri territori indigeni.
Il rispetto dell’autonomia delle nostre comunità.
La libertà dei nostri compagni prigionieri politici.
La cancellazione degli ordini di cattura per i nostri compagni.
Il ritorno in vita dei nostri compagni desaparecidos.

Codedi – Xanica

20 febbraio 2012

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